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Che m’ha saputo fa’ stu quarto ‘e pizza...
Voglio fare subito una premessa, non parlerò di vino in questa recensione: il locale in questione, (com’è consuetudine a Salerno) praticamente, non ne propone. Però la pizza merita e fateci perciò, lo stesso, un giro.
Per chi ama il gossip, vi dirò che un certo establishment salernitano, piuttosto borghese direi (parlo sia di padri che di rispettivi figli) ama comprarci la pizza-risolvi-cena, invitarci l’amico per una chiacchiera infrasettimanale, e, magari, venirci con l’amante di turno, e rimanendo in tema ho scorto pure, tra l’altro, qualche volto noto della ristorazione “colta” salernitana.
Come saprete, non amo entrare troppo nelle vicende e nelle persone, per cui le domande le porrò, più che altro, al mio palato.
La Fermata è una pizzeria-pizzeria, in perfetto stile napoletano, con tanto di vetrinetta per avventori fanatici dell’asporto, con pochissimi posti a sedere ed un bel forno fumoso che il bravo pizzaiolo accende ogni sera verso le sei. Siamo a Salerno, nei pressi del terminal bus della Sita, per intenderci a pochi passi dalla futura (e speriamo non troppo) cittadella giudiziaria.
Pizzeria vera, con tanto di pizzelle (ed altre buonissime fritture da provare!), la pasta base è fatta lievitare non a panelle ma in massa, per cui è molto lavorata, e soprattutto non c’è un uso massiccio degli abbattitori termici; il velo di parmigiano è onnipresente, e lo stile è, comunque, il migliore napoletano (ed a giudicare dall’abilità con la quale la lavora credo che il pizzaiolo lo sia proprio).
I gusti proposti spaziano da quelli classici, a quelli più attuali, con ingredienti sempre freschi e verdure poco maltrattate come le raccomandatissime melanzane, le ottime patate o i funghi.
Gradevole è la scelta di birre estere; inoltre c’è un po’ di pasticceria, trovata comunque piacevole.
Il conto è esiguo, i gestori sono simpatici ed il servizio è cortese: insomma, alla Fermata manca davvero solo un po’ d’impegno per cercare di mettere nella carta qualche buon vino campano... Io vaticino sui fritti il Coda di Volpe di Fattoria La Rivolta, sulle pizze bianche il Biancolella di Casa d’Ambra, su quelle rosse il Piedirosso di Grotta del Sole, sulla pasticceria il Meditandum. Possono andare?
Gaspare Pellecchia
GONNESA (CI)
GONNESA (CI)
GONNESA (CI)
GONNESA (CI)
PORTOSCUSO (CI)
IGLESIAS (CI)
IGLESIAS (CI)
IGLESIAS (CI)
IGLESIAS (CI)
IGLESIAS (CI)