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Piccolo ristorante situato in zona appartata, con arrivo da una piccola stradina, posto tra Montemarcello e Lerici, nelle immediate vicinanze di Bocca di Magra. Internamente molto carino e gradevole, locale romantico adatto a coppie, personale accogliente e disponibile, ottima e curata la cucina.
La cantina presenta molte etichette locali
Buono il rapporto qualità prezzo
Adatto per coppie
Facilità di parcheggio.
A metà della strada che dal paese di Montemarcello porta a Lerici, troviamo l'insegna di questo Ristorante dove dire che si mangia bene il pesce è quantomeno riduttivo.
Il locale è situato ai limiti di un bosco di pini, e ci si arriva percorrendo una stretta viuzza in fondo alla quale troviamo anche un ampio parcheggio. Ambiente intimo e tranquillo, di quelli in cui ci si sente subito a proprio agio, sala rivestita in legno con camino in pietra con non più di 45-50 coperti.
Ci veniamo abbastanza spesso, ogniqualvolta vogliamo gustare del buon pesce (quello che servono qui è esclusivamente pescato all'amo) spendendo il giusto.
Ci accomodiamo (siamo in quattro) ad un ampio tavolo rotondo in un angolo in fondo alla sala.
Ci vengono portati il menù e la lista dei vini. Il servizio è sempre stato inappuntabile: il personale cortese e preciso, presente al momento opportuno e mai invadente, puntuale nel proporci eventuali novità. Ne esce un menù uguale per tutti e quattro.
Iniziamo con un trittico di antipasti: calamaretti in crema di cavolfiore (eccellenti), seguiti da una parmigiana di branzino (da oscar) e da un'insalata di scampi e fagiolini (buona). Ci bagniamo la gola con un buon Greco di Tufo ed aspettiamo il primo.
La scelta dei primi in questo locale è sempre molto difficoltosa per chi, come noi ormai li conosce tutti. Scegliendone uno, pur essendone sempre più che soddisfatti, se ne rimpiange sempre un altro.
Questa volta ravioli di branzinoal nero di seppia.
Signori questo piatto è semplicemente un inno al palato. Ci si rende veramente conto di quale fortuna abbiamo a possedere il senso del gusto.
La stessa sensazione l'abbiamo provata altre volte scegliendo gli spaghetti allo scoglio (alla faccia della banalità...), i tagliolini con sparnocchi e cipolla di Tropea ed altri primi piatti.
Soddisfatti, dopo esserci fatti portare una seconda bottiglia, questa volta di Fiano di Avellino, aspettiamo con curiosità il secondo, visto che, per noi, è una novità.
E ne rimaniamo veramente entusiasti: il filetto di branzino cotto al forno a legna avvolto in radicchio rosso con pomodoro e capperi è una vera prelibatezza. I vari gusti in bocca si inseguono senza sovrapporsi ed annullarsi e soprattutto senza coprire il sapore del branzino ma, anzi, esaltandolo.
C'è poco da dire: Gabriele Randelli, chef e patron del locale sa sicuramente il fatto suo in fatto di cucina.
Chiudiamo con un trittico di dolci bagnato da un passito di pantelleria: pera al lambrusco con crema di mandorle, sfogliatina di crema con fragole ed un buon sorbetto al limone e salvia.
Caffè per finire ed un conto di 64 Euro a testa.
Alla prossima Sig. Randelli.
G.V. - 11/03/2007.
TELLARO LERICI (SP)
MONTEMARCELLO AMEGLIA (SP)
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AMEGLIA (SP)
LA SPEZIA (SP)
AMEGLIA (SP)
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FIUMARETTA AMEGLIA (SP)
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LERICI (SP)