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Look da baita in legno, ampio parcheggio, ai piedi delle vecchie piste da sci. Il titolare vi accoglerà come vecchi amici e vi illustrerà con passione i piatti. I primi sono fantasiosi e autoprodotti nella cucina del locale. I secondi sono soprattutto carni cotte a puntino sulla griglia. Nessuna sorpresa al momento del conto. Come in tutto il Cadore, attenzione a non arrivare troppo tardi, la cucina chiude presto.
Immediatamente fuori dalla zona pedonale, atmosfera da vecchia Praga. Il locale è tranquillo e senza pretese, niente carta dei vini, vini della casa di buona qualità, servizio informale, ma cucina decisamente ottima con piatti tradizionali e materie prime spesso raccolte direttamente sul territorio. Piatti ogni giorno diversi e a carattere stagionale. Se si è fortunati, si può apprezzare selvaggina non di allevamento, polenta e lumache, funghi porcini raccolti in giornata, piatti a base di tarassaco, di luppolo selvatico o di altre erbe locali. Non mancano, per chi non può farne a meno, i piatti più turistici come formaggio alla piastra, canederli e casunziei.
NOLI (SV)
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