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Cena per due lunedì 30 Aprile.
Locale situato nel centro storico della cittadina, nella parte alta.Troviamo parcheggio nelle immediate vicinanze, dalla zona si gode un bel panorama.Il locale non è affollato, noto che è frequentato da persone distinte e mi accomodo in una saletta interna molto elegante: sui tavolini ci sono fiori freschi, gigli, ecc.
Scegliamo due antipasti, un mix di bruschette e un piatto di pecorino alla piastra con funghi, che si rivela davvero assai saporito ed abbondante.Le bruschette sono il classico mix casereccio, ma per 3.00 euro sono molte ed abbondanti, specie per chi è abituato come me ai prezzi (ed alle quantità) delle metropoli.
Come primi scelgo un piatto di pasta tipica locale, accompagnato da piccole polpettine e sugo al pomodoro, anche questo abbondante, mentre la mia ragazza sceglie un piatto dal nome locale, fatto di pasta condita con pomodoro, melanzane e ricotta.Nel complesso qualità più che buona, non proviamo i secondi perchè già sazi e abituati a mangiar poco.
Il dolce, consigliatoci dal gestore, è il panducale ,dolce tipico di Atri.Lo proviamo entrambi e ne siamo soddisfatti: una sorta di buccellato morbido fatto di farine varie (probabilmente mandorle, ma ha anche un gusto di amaretto) ricoperto di cioccolata fusa.Nel complesso gustoso.
Cena per 2 sabato 11 novembre. Locale frequentato, il sabato sera offre menù ristretto (immagino viste anche le altre recensioni) con scelta ridotta. Optiamo, un po' delusi, per Mesciua (che fortunatamente conoscevo) e penne agli scampi (per me). Non male quest'ultimo. Seconda portata: ricca frittura mista, ottima varietà del contenuto (non solo i soliti gamberi, acciughe e totani, ma anche un paio di pescetti piuttosto saporiti).
Dolce: scelta risicata anche qui(le alternative erano non + di 2o 3) , provo un castagnaccio con ricotta non proprio gustoso (un minimo di zucchero avrebbe dato un tocco in più).
Servizio sbrigativo e non troppo cordiale/disponibile, la signora è apparsa un po' burbera, specie per neofiti che non conoscono il menù tipico.Qualche spiegazione in più non guasterebbe. Non si può liquidare un piatto tipico spezzino con la sentenza "E' un piatto tipico si questo locale!" STOP. Sarebbe bene informare l'avventore almeno del contenuto di quel che si porterà in tavola. Per fortuna come detto, conoscevo questa zuppa tradizionale. Questo è l'aspetto maggiormente migliorabile. Prezzo nella media: 40 euro in 2, due primi, due secondi un dolce, bevanda acqua naturale e 1/2 lt vino della casa. Ritengo che nei giorni normali abbiano un menù con lista magari più variegato, se e quando avrò occasione forse tenterò una seconda volta.
Servirebbe quel tocco in più che lo sprovincializzi un po', perchè il cliente ama sentirsi a casa propria e non basta solo l'atmosfera casereccia della struttura, ma anche una certa empatia, che onestamente non sono riuscito a percepire.
NOLI (SV)
GALATINA (LE)
RUFFANO (LE)
FIUMICINO (RM)
VERONA (VR)
MILANO (MI)