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Il Colosseo, simbolo di Roma, è uno spettacolo di giorno ma di notte il suo fascino aumenta proporzionalmente regalando emozioni indelebili nelle memoria.
Una famosa battuta de Il Gladiatore di Ridley Scott così recitava “Il cuore pulsante di Roma non è il marmo del Senato ma la sabbia del Colosseo”.
Dal 23 aprile, e fino al 10 ottobre, si potrà ripercorrere la storia dell'Anfieteatro Flavio, il Colosseo, grazie a ingressi con visita guidata in notturna ai sotterranei, alle gallerie e alle arcate interne del più celebre monumento romano.
Quattro ogni settimana le serate dedicate: lunedì, giovedì, venerdì, sabato dalle 20.10 alle 24.00. La visita comincia dal piano dell’arena, il cuore del monumento, da dove si scorgono le profondità dei sotterranei, le cavità delle gallerie e il susseguirsi delle arcate interne del monumento, resi particolarmente suggestivi dall’illuminazione serale. Qui si raccontano i giochi gladiatori, munera et venationes, da chi era composto il pubblico che vi assisteva, la storia e l’architettura dello straordinario monumento, Patrimonio dell'Umanità, che continua ad affascinare il mondo intero.
La visita prosegue con un affaccio dall’alto sull’intera cavea del monumento, frastagliata dai chiaroscuri dell’illuminazione notturna, e si conclude sul belvedere Valadier e la spettacolare vista sull’Arco di Costantino.
La Luna sul Colosseo è il titolo dell'iniziativa che, lo scorso anno, ebbe un enorme successo. Se volete farvi trovare preparati all'appuntamento con la Luna sul Colosseo eccovi qualche informazioni sull'anfiteatro più famoso e grande al mondo. La costruzione del Colosseo ebbe inizio nel 72 d.C per volere dell'imperatore Vespasiano e fu inaugurato da Tito nell'80. Ulteriori modifiche vennero apportate da Domiziano. In grado di contenere da 50.000 a 75.000 spettatori il Colosseo è un'ellisse con un perimetro complesivo di 527 metri per una superficie di 3.357 mq.
Un tempo si riteneva che il nome Colosseo derivasse dalla presenza di una enorme statua di Nerone nelle vesti del DIo Sole che si trovava nei pressi dell'anfiteatro. Seppure suggestiva oggi questa ipotesi appare poco concreta e si propende per una spiegazione diversa ovvero che il Colosseo venne chiamato così proprio a causa delle sue dimensioni che, in rapporto a quelle degli edifici circostanti, in epoca medievale, erano decisamente fuori scala.
Dubbia anche la tradizione che lo vuole luogo dove venivano martirizzati a cristiani. Di sicuro si trattava di un anfiteatro utilizzato per gli spettacoli dei gladiatori e altre manifestazioni pubbliche come spettacoli di caccia, rievocazioni, parate, spettacoli basati sulla mitologia classica. Sotto l'arena ci sono degli ambienti di servizio, oggetto delle visite guidate; si articolano in un ampio passaggio centrale lungo l'asse maggiore e in dodici corridoi curvilinei disposti simmetricamente su due lati. Sono visibili i montacarichi che permettevano l'ascesa dei macchinari nell'arena o quella degli animali impiegati nei giochi con i gladiatori.
L'ingresso all'Arena avveniva attraverso due entrate monumentali ed era destinato a gladiatori (la pompa) e animali troppo pesanti. I Giochi comprendevano lotte tra animali (venationes), l'uccisione dei condannati da parte di animali feroci, combattimenti tra gladiatori (munera). Le attività seguivano un programma codificato: la mattina c'erano i combattimenti fra gli animali o fra un gladiatore e un animale, all'ora di pranzo si eseguivano le condanne a morte e solo nel pomeriggio si svolgevano i combattimenti fra gladiatori.
L'inaugurazione dell'edificio fu un evento eccezionale: Tito stabilì che i giochi sarebbero durati tre mesi durante i quali morirono 2.000 gladiatori e 9.000 animali. Per celebrare il trionfo di Traiano sui Daci all'interno del colosseo combatterono 10.000 gladiatori. Gli ultimi combattimenti tra gladiatori sono testimoniati nel 437, ma l'anfiteatro fu ancora utilizzato per le venationes fino al regno di Teodorico il Grande.
LA LUNA SUL COLOSSEO. DAL 23 APRILE AL 10 OTTOBRE
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Fonte: www.bed-and-breakfast.it
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